prima di tutto mostro una foto del mio "piccolo" compagno di avventure
Si tratta di un forno per trattamenti termici che lavora in vuoto. Ossia una pompa asporta gran parte dell'ossigeno contenuto nella camera di trattamento al fine di poter scaldare pezzi contenenti elementi facilmente ossidabili (Cr Al Ti) in tutta sicurezza. La prima domanda che potrebbe sorgere è... come faccio a scaldare qualcosa nel vuoto? non posso sicuramente basarmi sulla convezione e praticamente nemmeno sulla conduzione... in effeti credo che il 90% del riscaldamento avvenga per irraggiamento. e in effetti questo forno è un portento quando si lavora a temperature superiori ai 900° mentre tra i 200 e 300 diciamo che il rendimento è abbastanza scarso...il perchè beh lo si può intuire guardando questa formula
il potere emissivo dipende dalla temperatura alla quarta potenza.
All'interno del TAV diverse resistenze in grafite si scaldano grazie alla corrente elettrica che gli passa attraverso per effetto joule.
Il tutto è corredato da un sistema in grado di far flussare un sottilissimo film di Azoto all'interno della camera che protegge ulteriormente i pezzi dall'ossidazione.
qui di seguito riporto una tavola con la tassonomia della mia dolce fornace
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