domenica 7 febbraio 2016

Volare...la macchina all'interno del mio dottorato

Da sempre l'uomo, guardando gli enormi spazi che lo circondavano, ha sentito la spinta, il desiderio di staccarsi da terra e, come gli uccelli, librarsi in volo.


Oggi certamente non possiamo, almeno finchè il jetpack diventerà uno strumento per tutti, pensare uscire di casa ed arrivare al lavoro in volo. Ma volare in gruppo, in orari prestabiliti e seguendo rigide regole è diventato di uso comune. Tutti o quasi hanno avuto la possibilitàdi senire quell'affascinante sensazione allo stomaco che ci prova nel moento in cui, l'aereo che ci accompagnerà a destinazione si sta staccando da terra. Li, in quel preciso istante il pensiero forse corre al pilota, la prima cosa che si pensa potrebbe essere speriamo che il volo proceda bene, speriamo che l'aereo non faccia scherzi eccetera.

Di base il princio su cui si basa il volo è abbastanza semplice



l'effetto di portanza è alla base di tutto, ma sfruttare questo principio fisico a nostro vantaggio è ben più complesso. 

all'interno della serie di progetti europei Cleansky, rientra anche il mio GETREADY. un progetto che ci ha visti cinvolti nello sviluppo di un nuovo componente aeronautico sin dal materiale con cui è stato realizzato. un lungo e tortuoso percorso di caratterizzazione prove disegni ma ormai siamo quasi arrivati al traguardo.


Il mio lavoro non è stato di progettazione o di simulazione ma di caratterizzazione del materiale. Una nuova superlega base nikel che arriva comodamente a resistere a temperature superiori ai 700°C senza danneggiarsi garantendo la sicurezza dei passeggeri, consentendo ai motori di aumentare la propria potenza eccetera eccetera.... 


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